Il ciclo colturale della pataticoltura silana è primaverile-estivo, con semina in Maggio-Giugno e raccolta in Settembre-Ottobre. Il processo di conservazione, lavorazione, condizionamento e commercializzazione della stessa produzione avviene a cavallo dell’inverno e fino ad Aprile inoltrato.
L’immagazzinamento delle patate avviene tenendo debita cura delle particolari esigenze della specifica categoria merceologica definita di per se stessa “deperibile” e che pretende un ambiente fresco (T° costante intorno ai 4°C), una umidità intorno all'80%, una buona aerazione, un adeguato isolamento dall’esterno ed una luminosità filtrata (onde evitare fenomeni di marcescenza, inverdimento, gelata o addolcimento delle patate stesse).
In considerazione del periodo di raccolta che, ripetiamo, inizia in Settembre e perdura fino a tutto Ottobre, e della vendita, a cavallo dell'inverno e fino ad Aprile inoltrato, queste esigenze vengono soddisfatte dalla capacità dell’Altopiano Silano stesso di generare in modo naturale. Questo avviene grazie alle sue particolarità climatiche ed ambientali e in forza dei venti dominanti che spirano costantemente e senza creare problemi, le condizioni “nature” che gli consentono il controllo della umidità relativa dell’aria evitando micro e macro ristagni. Tutto ciò va contribuendo alla definizione di ambiente “vocato” oltre che alla produzione anche alla conservazione della patata.
Ciononostante, nella nostra azienda il prodotto viene immagazzinato in bins (contenitori in legno della capacità di circa Q.li 6 cadauno) o in cumuli alla rinfusa, tenendo ben distinte le “partite” e con l’accortezza di non superare altezze oltre mt 2,50. Si prevede, altresì, l’utilizzo di particolari camini di aerazione o idonei ventilatori di adeguata portata e prevalenza, al fine di consentire e garantire la circolazione dell’aria anche tra i bins e all’interno della massa di patate.
Al momento della lavorazione, le patate vengono aggredite mediante carrelli elevatori dotati di “fork-lift”, per le patate conservate in bins, o benne, per le patate conservate in cumuli alla rinfusa, per venire poi trasportate verso l’impianto di lavorazione.
L'impianto di lavorazione si compone di un bunker ricevente dal quale, per mezzo di un nastro trasportatore, le patate arrivano alla calibratrice, del tipo a vagli vibranti sovrapposti, per pervenire quindi ai banchetti di cernita dove le patate, opportunamente selezionate mediante ispezione visiva, vengono convogliate verso gli impianti di pesatura e confezionamento. Questi sono del tipo semiautomatico, per le patate da seme e per confezioni da consumo con pesi relativamente elevati, e del tipo più sofisticato e computerizzate per le confezioni di piccolo e/o piccolissimo peso.
Il prodotto così confezionato e curato in un packaging personalizzato e differenziato viene caricato sui mezzi di trasporto pronto a soddisfare le esigenze della grande distribuzione organizzata GDO (Standa, Upim, Conad, Sidis, Coop, ecc..), ma anche del mercato di élite. Per la nostra azienda e l'intero comparto entrambi i mercati sono interessantissimi segmenti da soddisfare.